Home alessandra caprini Alessandra Caprini non il solito cibo, ma una panetteria artistica

Alessandra Caprini non il solito cibo, ma una panetteria artistica

Se mi seguite da tanto tempo sapete che mi piace intervistare le persone creative, sia per la rivista che per il blog

su Istagram sapete che seguo diversi profili interessanti, oggi voglio presentarvi Alessandra Caprini, che conosco da almeno .. 10 anni !!!
ha scritto anche diversi articoli per la mia rivista Blossomzine e ci siamo riviste nel 2021 a Panicale per un evento legato ai profumi

Voglia di cambiare vita? che fare? a te cosa ti ha spinto e cosa hai fatto?

In tanti parlano di voler cambiar vita, di voler cambiare lavoro, di voler rallentare e avere più tempo per sé stessi o la famiglia… anche io spesso ho pensato di volerlo fare e spesso ne ho parlato.

Il mio lavoro di receptionist a me piaceva molto, è per questo che definisco la mia scelta difficile e sofferta, non ho mai pensato di voler cambiar lavoro e vita quando scelsi di licenziarmi.

Ho semplicemente scelto il mio benessere psicologico.

Venivo da anni difficili, soprattutto emotivamente e avevo bisogno di mettere una pausa, mi sono detta che piano piano avrei rimesso le cose a posto e capito cosa fare della mia vita.
Durante questo lungo periodo di stand by sono successe tante cose intorno a me, e tutte portavano in una sola direzione: la cucina.

Così mi sono convinta e ho pensato: ok, questa è la mia nuova via.

Quando e dove hai ricominciato la tua nuova vita?

La mia nuova vita è cominciata a casa, tra le mura domestiche, dove ho iniziato a panificare e a creare i miei pani artistici, e per la precisione nella mia cucina, dove ho anche creato, sviluppato, scritto e fotografato ogni ricetta del mio libro “I volti del pane”… e poi è proseguita nelle case degli altri, in ville meravigliose sparse nella mia regione, l’Umbria.

Insomma, la mia vita è ricominciata nel luogo dove amo più stare: la cucina.

Trovare lavoro come “cuoca nomade”, o come dicono gli addetti ai lavori a domicilio, è stato un caso, oppure, come mi piace pensare, è stato una naturale conseguenza della mia passione per la cucina.

Certamente c’è stato un evento particolare da cui è cominciata questa nuova vita lavorativa: il primo lavoro come cuoca per un ritiro spirituale.

Ci è voluta la fiducia e la pazzia di un mio amico ad affidarmi questo compito particolare, e una mia dose di coraggio e follia nell’accettare.

Ne sono uscita stanchissima, ma così soddisfatta e felice da capire che volevo fare quello di lavoro: cucinare.

Piano piano, e con umiltà, mi sono affacciata in questo nuovo mondo, dove ancora ho tanto da imparare, ma devo dire che questo è proprio il bello del cambiamento…

Cosa comporta il cambiamento?

Il cambiamento comporta trasformazione, per me questa è la parola chiave del mio anno del cambiamento, il 2022.

Cambiare per me significa mettersi in gioco, studiare, scoprire, conoscere e imparare cose nuove, non solo lavorativamente, ma anche di se stessi e del proprio essere.

Tutto questo “nuovo” porta a un arricchimento personale, porta ad un’evoluzione, porta esperienze e saperi… ma soprattutto il cambiamento comporta una cosa: l’emozione.

Mai come lo scorso anno posso dire di aver provato un turbinio di emozioni: soddisfazione, entusiasmo, adrenalina, paura, incertezza, smarrimento.

Sì, emozioni anche negative, ma che poi hanno avuto un risvolto positivo: il senso di incertezza del salto nel vuoto è diventata coraggio, la paura di fallire nelle nuove sfide è diventata impegno e dedizione.

Dove ti vedi tra due anni?

Il bello del mio nuovo lavoro è proprio quello di non sapere nemmeno dove sarò a cucinare tra una settimana o un mese.

Questo per dirti che non riesco a vedere dove sarò tra due anni, non riesco proprio a immaginarlo…

Vivo il presente giorno per giorno, vado verso il futuro un passo alla volta, piano piano, curiosa e piena di sogni.

Una cosa però mi piace immaginarla, ovvero dove mi vedo tra 20 anni: mi vedo in una piccola casa di campagna con un grande orto a fianco, avrò finalmente le mie galline e una piccola capra, avrò la mia cucina enorme che assomiglierà più a un laboratorio, piena di utensili meravigliosi, barattoli e libri, dove non mancherà un forno da vero panettiere e un camino dove poter cucinare.

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