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Ciclamino – Cyclamen spp.


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Ciclamino – Cyclamen spp.
Classificazione, provenienza e descrizione
Nome comune: Ciclamino
Genere: Cyclamen.
Famiglia: Primulaceae.
Provenienza: Paesi del bacino del Mediterraneo.
Descrizione genere: comprende 15-20 specie di piante erbacee, perenni, tuberose con foglie decorative, portate da un lungo picciolo, ovali o cuoriformi, tondeggianti, a margine intero o dentato. I fiori, portati da lunghi steli e rivolti verso il basso, risultano composti da un calice che si prolunga in una corolla corta, tubulosa, da cui si dipartono cinque lobi lanceolati rivolti all’indietro. Essi possono essere variamente colorati (dal bianco al rosa, rosso, violetto) e compaiono dall’inizio dell’autunno a primavera. Dopo la fioritura la pianta produce i frutti rappresentati da capsule tondeggianti, dure, divise in cinque scomparti, all’interno dei quali si trovano numerosi semi. Vengono coltivati in vaso in appartamento, sui terrazzi, ma, le specie più rustiche, anche all’aperto nei sottoboschi o nei giardini rocciosi.

Specie e varietà
Cyclamen africanum: originario dell’Africa, presenta un tubero molto grosso, così come le foglie, che assumono una colorazione verde e bianca sulla pagina superiore, violetta su quella inferiore. I fiori sono rosa con margini bianchi e carminio verso il centro.
Cyclamen x atkinsii: ibrido rustico, derivato da varie specie, raggiunge i 10 cm di altezza. Presenta foglie ovato-cordate di colore verde, con macchie argentee. Da dicembre a marzo produce fiori, solitamente cremisi, che possono, però, assumere colorazione bianca, nella varietà “Album” o rosa, nella varietà “Roseum”.
Cyclamen cilicium: originaria dell’Asia Minore, è una specie semirustica che arriva a circa 10 cm di altezza e che presenta foglie con variegature argentee e fiori bianchi o rosa con macchie rosse alla base dei lobi.
Cyclamen coum o ibericum o orbiculatum o vernum: specie rustica con piccole foglie verde-argento sulla pagina superiore e rosse su quella inferiore. I piccoli fiori possono essere rossi, rosa o bianchi.
Cyclamen cyprium: originaria dell’isola di Cipro, questa specie semirustica presenta foglie tondeggianti, vellutate con macchie giallastre sulla pagina superiore. La pagina inferiore risulta invece di colore cremisi. I fiori rosa o bianchi presentano una macchia rosa scuro alla base dei lobi e sono profumati.
Cyclamen europaeum: specie molto rustica originaria dei boschi dell’Europa centro-meridionale, con foglie ovato-cordate o reniformi che presentano screziature color argento sulla pagina superiore. I fiori, di colore bianco, rosa o carminio, sbocciano da luglio a settembre e sono molto profumati.
Cyclamen graecum: specie che richiede posizioni soleggiate e clima mite, adatta per le posizioni più luminose del giardino roccioso, che presenta foglie cuoriformi e lucide e fiori nelle varie tonalità del rosa, con la parte centrale più scura.
Cyclamen libanoticum: specie semirustica, con foglie dentate ai margini di colore verde scuro, variegato di bianco, sulla pagina superiore e rosse inferiormente, che raggiunge i 15 cm d’altezza e fiorisce in febbraio-marzo. I fiori sono rosa.
Cyclamen neapolitanum o hederifolium: originaria dell’Italia e della Grecia, questa specie rustica raggiunge i 10 cm di altezza. Ha foglie, verde scuro con variegature argentee sulla pagina superiore e rosse su quella inferiore, che spuntano in autunno, dopo la comparsa dei fiori, che possono assumere colorazione variabile dal malva al rosa pallido al bianco.
Cyclamen persicum: specie spontanea nelle regioni mediterranee, che ha dato origine alle varietà a grandi fiori, che sbocciano in inverno in ambiente protetto. Presenta un tubero appiattito e nero e foglie cuoriformi con la pagina superiore verde macchiata di bianco e quella inferiore rossastra. I fiori, lunghi 2-3 cm, sono profumati e presentano l’interno porpora, potendo essere il resto della corolla di colore variabile dal bianco al salmone al rosa al rosso. Le varietà a fiori grandi più coltivate sono:”Cardinal”, a fiori scarlatti, ”Cristatum”, con fiori color salmone, ”Pink Pearl”, con fiori rosa, ”Perfection Mixed”, a fiori in diverse tonalità di rosso, rosa, malva, bianco, ”Punctatum”, con fiori maculati di rosso scuro, ”Sanguineum”, a fiori rosso vivo, ”Victoria”, con fiori bicolori, rosso e bianco, con margini increspati.
Cyclamen repandum: specie semirustica, coltivabile all’aperto solo nelle regioni a clima mite, che raggiunge i 15 cm di altezza e che presenta foglie ovato-cordate con macchie argentee sulla pagina inferiore. I fiori, profumati, compaiono in aprile-maggio e possono assumere tonalità che vanno dal rosso al rosa al bianco.
Cyclamen rolfsianum: specie originaria dell’Africa settentrionale con foglie verdi striate d’argento e fiori simili a quelli del C. neapolitanum.
Esigenze ambientali, substrato, concimazioni ed accorgimenti particolari
Temperatura: il ciclamino preferisce una temperatura compresa tra 13 e 15°C di giorno e tra 5 e 8°C di notte.
Luce: sono da preferire le posizioni parzialmente o completamente ombreggiate.
Annaffiature e umidità ambientale: si annaffiano quando il terriccio è asciutto, senza bagnare la parte centrale della pianta. Alla fine della fioritura le annaffiature andranno ridotte fino a sospenderle quasi del tutto in estate. In questo periodo e in autunno-inverno è bene modificare il sistema di annaffiatura: mettere acqua nel sottovaso e lasciarcela per 20 minuti, trascorsi i quali si eliminerà quella che non è stata assorbita dal terreno. In questo modo si potrà mantenere umido il terreno senza rischiare (specie nei mesi freddi) che l’acqua possa ristagnare all’interno dei tuberi, facendoli marcire. I ciclamini temono i climi caldi e secchi dei nostri appartamenti riscaldati. È bene quindi tenere i vasi su terrine con ghiaia mantenuta sempre umida.
Substrato: i ciclamini amano i terreni ricchi di sostanza organica e ben drenati. Ottimale per la coltivazione in vaso delle specie semirustiche un miscuglio di terra da giardino, terriccio di foglie, torba e sabbia in parti uguali.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: i ciclamini possono vivere anche con le radici leggermente costrette e si procederà al rinvaso, una volta terminata la fioritura, solo se le radici hanno riempito in modo molto fitto il vaso. Le specie rustiche si piantano all’inizio dell’estate, interrando i bulbi a una profondità di 3-5 cm. e, generalmente, non hanno esigenze particolari. Le specie semirustiche si coltivano in vaso, in ambiente protetto durante l’inverno, cui corrisponde il loro periodo vegetativo. Si piantano alla fine dell’estate, in vasi che possano contenere più bulbi, e si portano al chiuso, all’inizio della brutta stagione, in una posizione ben illuminata e a una temperatura di 15°C circa. Quest’ultima è particolarmente importante, perché, se rimanesse troppo bassa, le piante non si svilupperebbero bene e fiorirebbero per un periodo breve. Alla fine della fioritura le piante devono essere ripulite dalle foglie secche e portate in serra fredda per il riposo vegetativo corrispondente all’estate (periodo in cui andrebbero annaffiate solo il minimo necessario per mantenere il substrato leggermente umido attorno al tubero). Alla fine dell’estate si ripianteranno i tuberi sani e si dovrà avere l’accortezza di modificare il sistema di annaffiatura, mettendo l’acqua direttamente nel sottovaso e lasciandocela per 20 minuti, trascorsi i quali si eliminerà quella che non è stata assorbita dal terreno. In questo modo si potrà mantenere umido il substrato senza rischiare (specie nei mesi freddi) che l’acqua possa ristagnare all’interno dei tuberi, facendoli marcire (cosa che può avvenire con l’annaffiatura dall’alto). È importante sapere che i ciclamini formano i boccioli fiorali da settembre a ottobre e, in tale periodo, necessitano di una esposizione che garantisca loro una buona luce indiretta (con esclusione dei raggi del sole) e una temperatura fresca, che si aggiri tra i 10 e i 15 °C (escludendo gli ambienti riscaldati, generalmente caldi e secchi). Durante il periodo della fioritura è bene somministrare un concime liquido ogni quindici giorni. I fiori e le foglie appassiti devono essere eliminati dall’attaccatura sul tubero, per evitare che parti residue di fusti o piccioli possano marcire e danneggiare l’intera pianta. Nel periodo della fioritura sarebbe bene porre i vasi su terrine contenenti ciottoli mantenuti sempre umidi, al fine di assicurare un buon grado di umidità atmosferica.

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