Oggi vorrei fare un omaggio all’incantevole fusione tra botanica e arte ispirata dal maestro Monet e dal suo leggendario giardino a Giverny.
Il glicine, con il suo inebriante profumo, è capace di avvolgere l’ambiente in una nuvola aromatica che evoca antichi giardini.
La gamma di colori che sfoggia, dal classico viola al bianco puro, passando per le sfumature rosa, contribuisce a creare uno spettacolo cromatico che varia notevolmente da una varietà all’altra, regalando ogni volta nuove sorprese visive e olfattive.
Quando la Wisteria sinensis o glicine, fiorisce con i suoi grandi grappoli trasforma ogni angolo in un luogo incantato.
Introducendo il glicine nel giardino o in terrazzo non solo si arricchisce l’ecosistema, attirando una varietà di insetti utili impollinatori, ma si dona anche un tocco di bellezza senza tempo allo spazio. ( per saperne di più qui https://blossomzine.eu/blog/giardini-colorati-per-le-farfalle-e-gli-insetti-impollinatori/ )
Non so se hai mai visto il glicine di Monet
Il glicine (la Wisteria sp.) di Monet è famoso per essere una caratteristica distintiva del suo giardino a Giverny, in Francia.
Monet, che non era solo un pittore ma anche un appassionato giardiniere, piantò glicini sopra il ponte giapponese nel suo giardino.
I fiori pendenti in tonalità viola hanno ispirato alcune delle sue opere più famose. I glicini di Monet sono diventati un simbolo di Giverny, rappresentando l’armonia tra arte e giardinaggio e l’influenza della natura sull’arte impressionista.
La passione di Claude Monet per la botanica e la cultura giapponese era profonda quanto il suo amore per la pittura. Nella sua abitazione a Giverny, trasformò il giardino in un luogo d’arte viva. Diviso tra il Clos Normand, con i suoi parterre colorati, e il Jardin d’eau di ispirazione paesaggistica, il giardino riflette ancora oggi la visione dell’artista.
La Fondazione Claude Monet ha preservato e restaurato questi spazi seguendo i dettagli dei suoi quadri e scritti, conservando lo spirito originale di Monet. Visita il sito della Fondazione Monet https://fondation-monet.com/en/ per esplorare il giardino storico.
Come un omaggio ai giardini giapponesi raffigurati nelle stampe che collezionava, questa parte del giardino è parecchio suggestiva, l’atmosfera orientale con la grande vasca d’acqua per le ninfee, è ricreata con il salice piangente, i papiri, i bambù, il Ginkgo biloba, gli aceri e le peonie.
Appassionato sia di botanica che della cultura giapponese fece importare da lontani paesi esotici le sue amate ninfee, oltre a far costruire un ponte in stile orientale nella parte più stretta del suo bacino d’acqua.
Il piccolo ponte giapponese è un quadro nel quadro, ricoperto da una pergola di glicine è di color verde smeraldo ed ha come sfondo le canne del boschetto di bambù e un salice piangente.
A gran ragione è una delle zone più fotografate del giardino di Monet.
Se non l’hai mai letta ti lascio il link alla mia RIVISTA dedicata a Monet https://blossomzine.eu/blog/blossom_zine_n_25_summer/
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