Se mi seguite sui social Instagram Twitter saprete che a fine agosto sono andata in montagna, IO, in MONTAGNA!
Ebbene sì, sullo Stelvio, la gita è salvata nelle Storiesssssss in evidenza QUI
Partendo da Como, la strada è lunga, e curva dopo curva in montagna ho trovato una pianta bellissima, ve la mostro, sapete come si chiama?
Epilobium angustifolium, il nome volgare è camenerio.
Durante la Transiberiana la Siberia ne era piena zeppa, bellissima, in Russia fanno il tè con questa pianta e lo chiamano Ivan Chai.
La strada del Passo dello Stelvio è piuttosto complicata, è un “serpeggiante percorso “ e se soffri l’auto e anche di vertigini, non tieni nemmeno gli occhi aperti 😊
MA Arrivati sullo Stelvio, che SPETTACOLO!
MA con i suoi 2760 metri di altezza e con i miei problemi di pressione l’unico mio pensiero era, “dai Dana che quando scendiamo ti fermi a prendere le mele della Valtellina”
A fine agosto le prime mele che sono mature sono queste: GALA
È una mela estiva ( da agosto in poi ) ha un colore rosso brillante e rosato con tipiche striature
La polpa è dura e croccante e molto succosa
Ha davvero un gusto equilibrato è dolce ed è poco acidula.
Le mele le ho prese in un negozio lungo la strada e precisamente a Tirano, era pomeriggio tardi e … c’era un caldo ORRIDO, un vento caldo, da paura, da togliere il fiato,
Tirano è provincia di Sondrio ed è a 441 m di altezza, e in effetti mi hanno confermato che è sempre così, e mentre scendevo in macchina ( non guidavo io ) ho fatto una ricerca online e ho trovato queste informazioni:
Esistono tre tipologie di mele
GOLDEN DELICIOUS
RED DELICIOUS
GALA
Un curiosità storica, sapete che adoro sapere.. leggete qui dei POMODORI
Perché la mela della Valtellina ha trovato un clima perfetto?
“È soltanto a partire dagli anni Venti del Novecento che la melicoltura acquisisce un ruolo importante nel comparto economico della vallata, diventando coltivazione di primario interesse.
Da sporadica e casuale, la presenza degli alberi di melo si fa sistematica e finalizzata al commercio, come testimonia il paesaggio che, a partire dal secondo dopoguerra, muta la sua fisionomia in favore del cosiddetto sistema melo, un programma di coltivazione specializzata messo a punto da cooperative di agricoltori e studiosi universitari.”
https://www.qualigeo.eu/prodotto-qualigeo/mela-di-valtellina-igp/
Quindi in realtà sono SOLO 100 ANNI !!!
La mela della Valtellina ha trovato un clima perfetto, quanto a collocazione geografica, a latitudine ed esposizione dei versanti MA soprattutto c’è l’escursione termica giornaliera.
NOTA IMPORTANTE il clima mite è condizionato dal Föhen, il vento caldo e secco che causa aumenti di temperatura e cali di umidità per cui le mele assumono queste particolari caratteristiche.
Ricetta frittelle di mele
Succo di limone
Cognac / Brandy
Zucchero
Latte + farina per pastella
Olio per friggere
Sbucciate e tagliate le mele in fette di circa 1 cm di spessore
togliete il centro con il cava torsoli, così la fetta sembrerà una ciambella
passate il succo di limone sulla fetta di mela per non farla annerire
mettete le fette di mela tagliate in un piatto e conditele con lo zucchero e il liquore
lasciate macerare le mele con lo zucchero e il liquore per 30 minuti
passati 30 minuti dovete asciugare con la carta assorbente le mele prima di intingerle nella pastella
mentre aspettate ila mezzora fate la pastella, che è fatta con farina e latte
la dose è facile, aggiungete alla farina il latte quando raggiungete la densità scelta, abbastanza liquida vi fermate
nota non deve essere troppo densa
ora buttate la frittella nell’olio bollente e friggetela
una volta tolta dall’olio adagiate le mele fritte su un piatto con lo scottex e spolverizzate con zucchero
nota potreste usare anche quello a velo
Infine, se trovate che queste informazioni siano utili, condividetele con i vostri amici.
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