Ho conosciuto un fotografo bravo, volevo presentarvelo in questa intervista
Davide Mellone L’Atelier della Fotografia Talamona (SO) https://www.davidemellone.com/
Qual è il tuo processo creativo, come nascono le tue immagini?
Molto spesso il processo creativo parte da un progetto, meglio ancora, da quello che mi immagino sia il TITOLO del progetto. Mi immagino cosa voglio fare e come lo vorrei intitolare. E il titolo alla fine diventa il filo conduttore del progetto.
Le immagini quindi arrivano di conseguenza. Avendo in mente UNA idea, UN concetto diventa più facile rimanere aderenti al tema.
L’ispirazione arriva dalle “pagine del mattino”. Quasi quotidianamente inizio la giornata scrivendo tre pagine di quadernone. Lì lascio che la mente corra libera. Scrivo tutto quello che mi passa per la testa e quando si accende la lampadina, mi fermo e metto un piccolo cavaliere, così mi vien facile riprendere e sviluppare quell’idea.
Ci racconti nel dettaglio cosa ti ha spinto a fotografare la maternità?
Come fotografo vedo meravigliose immagini maternity fatte da miei colleghi. Tuttavia, vedo bellissime fotografie di mamme in attesa… e non donne incinte. Ecco, io penso che per essere mamme abbiano 20 anni davanti a loro. Ma ora, in questo momento particolare della loro vita, io vedo le donne come personaggi invincibili. Eroine. Portatrici di un miracolo dentro sé. Dee.
E come tali le voglio immortalare. Ecco perché cerco quelle donne in cui sì, si vede il nascituro in arrivo, ma che si veda ancora nei loro occhi e nella loro gestualità, la presenza della DONNA, del suo fascino, della sua eleganza e sensualità. Infatti, il mio obiettivo è quello di incontrare le donne incinte ancora al 5° mese, 6° mese… Vedi poco della mamma? Sì. Vedi tanto della dea-donna? Certo.
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Come riesci a fissare nel tempo un momento così importante della vita di una donna?
Trovo che sia importante trovare quel punto di incontro tra la mia visione di donna incinta e l’entusiasmo della donna che ho di fronte di entrare a far parte di questa visione. Contemporaneamente è essenziale che colei che verrà fotografata si esprima liberamente e mi dica cosa si aspetta da me.
Con questi due elementi in mente, la disposizione delle luci e le pose che assumerà la modella (perché in quel momento è mamma, donna e modella) saranno proiettate vero la realizzazione de LA FOTOGRAFIA.
Come vedi il rapporto con la natura nelle tue foto di maternità?
Spesso ho realizzato i miei set fotografici immersi nella natura.
La natura diventa palcoscenico festante in onore della regina incontrastata e protagonista di quella immagine che si trasformerà in eredità per chi la possiede. Altre volte la donna è essa stessa natura e non ha bisogno di nulla attorno a sé. Solo la luce (e le ombre) a disegnare la dea.
Come si scatta un servizio fotografico di maternità?
La prima cosa da fare è quella di trovare quei “punti d’incontro” di cui parlavo prima, trovati i quali si ha già un’idea se fare le fotografie in esterna o prediligere lo studio, o addirittura farle in casa. Il momento giusto per fare le fotografie “come le vedo io” si aggira intorno al 6° mese. Ma tutto è soggettivo. Comunque, non oltre il 7° mese.
Gli abiti, l’intimo o le stoffe le decidiamo insieme a seconda del messaggio che vogliamo “scrivere” su quelle immagini, quei ricordi.
È ovviamente importante che trucco, acconciatura e mani siano adeguatamente in ordine. Dico sempre a chiunque si voglia far fare una fotografia, un ritratto in genere: “Pensate sempre che questo sia il ritratto per la vita. Pensate sempre che fra 100 anni sarà esposto al Louvre”.
mail: info@davidemellone.com
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