Sono stata invitata, insieme ad altre giornaliste, a Villa Carlotta, non era la prima volta che la visitavo, ci sarò andata almeno sette volte, e ogni volta scopro qualcosa di nuovo.
È affascinante, è raffinata, è uno dei luoghi più magici del Lago di Como.

Abbiamo visitato il giardino di Villa Carlotta con il giardiniere Mauro che ci ha raccontato diverse curiosità botaniche ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di ammirare la villa con delle “guide” eccellenti: Giuseppe Elias il Presidente, Maria Angela Previtera Direttore Ente Villa Carlotta e Alberto Corvi Conservatore museale.
Sono molto affezionata al parco di Villa Carlotta perché vi ho portato le donne della mia vita a cui voglio e ho voluto bene!
Sono una persona decisamente romantica, e in questa occasione vorrei mostrarvi alcune foto a cui tengo parecchio.
La prima è questa degli anni ’30 dove mia nonna Rosa con le sue colleghe di lavoro andarono in visita alla storica dimora e si furono fatte scattare delle foto di gruppo nel parco.

Mi piace tutto di questa foto d’epoca, in primis la spensieratezza che avevano in questa giornata di svago, e secondo la posa, i vestiti, le scarpe col tacco portate con le calze e le pettinature alla moda di quegli anni.
La seconda fotografia è più recente, è stata scattata nel ’98, durante il mese di settembre portai in gita mia nonna ottantaquattrenne che voleva assolutamente rivedere la villa e il parco.

Mia nonna era una appassionata di fiori, amava tutte le fioriture ma soprattutto le azalee.
Ho volutamente fatto questa premessa per farvi capire meglio quanto sono affezionata a Villa Carlotta.

Una bella curiosità letteraria
ho riletto il libro “A zonzo sul Lago di Como” di Mary Shelley, curato da Pietro Berra e Claudia Cantaluppi è un prezioso libro di viaggio pubblicato dalla Shelley nel 1844. Fulcro della narrazione è il lago di Como, sulle cui sponde la scrittrice inglese trascorre due mesi nell’estate del 1840.
Nel capitolo su Villa Carlotta si legge: “Una porta dell’edificio si apre su un viale di acacie, che costeggia l’acqua, e conduce al cancello laterale di Villa Sommariva.”
( all’epoca era Villa Sommariva, ma ve lo racconto dopo nella parte dedicata alla storia )
E ancora dal libro: “Il terreno non è esteso e, naturalmente, è diviso in terrazze, per la conformazione del territorio; con alberi dai rami cadenti, che offrono ombrosi rifugi o passeggiate riparate. È un angolo fresco e piacevole, ma non solo: la casa è molto bella, ampia e gaia.

La storia della villa raccontata per punti
La villa venne edificata nel 1690 per volere del marchese Giorgio II Clerici, ecco del perché la “C” sul cancello d’ingresso; che la volle edificare in una posizione rialzata rispetto alle altre ville storiche del lago, per celebrare la gloria della sua famiglia.
Successivamente la villa passò al nipote Antonio Giorgio Clerici, che durante la sua vita dissipò la ricchezza ricevuta in eredità dal bisnonno.

La proprietà passo poi alla figlia che la vendette nel 1801 a Giovanni Battista Sommariva, politico, avvocato, diplomatico e collezionista d’arte italiano durante il periodo napoleonico a cui si devono le acquisizioni di opere di Antonio Canova e Berthel Thorvaldsen.

Nel 1843 la villa fu venduta dagli eredi alla principessa Marianna di Prussia che nel 1850 donò la dimora alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen.
Nel 1855 il duca, nonostante la precoce scomparsa della principessa Carlotta, continuò a frequentare la villa arricchendo il parco di numerose essenze botaniche rare.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e successivamente affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927.
Da allora l’Ente si è occupato e si occupa tuttora della tutela e della promozione di Villa Carlotta in Italia e all’estero.

L’evoluzione del giardino botanico per punti
1/
All’epoca del marchese Giorgio II Clerici il giardino era nella parte antistante la villa, aveva cinque terrazzamenti con spianate di prati e agrumi coltivati a spalliera, era il vero e proprio giardino all’italiana, con le statue, la fontana, le scale, le nicchie e le grotte.
Sul retro della villa vi eran la parte boschiva con i castagneti, coltivazioni di gelsi, viti e olivi oltre ai terreni tenuti a pascolo.

2/
Nell’ottocento con Sommariva il giardino si ampliò con l’aggiunta di due viali che oggi sono il Giardino Vecchio verso sud e quello diametralmente opposto verso nord.
Le spalliere con gli agrumi furono trasformate in pergole e si aggiunsero alla collezione botanica mirti, gerani, e arbusti profumati.

3/
Nel 1850 la proprietà passa a Carlotta e al marito, il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen, che era un appassionato botanico, a lui si deve la scelta di arricchire il giardino con le spettacolari sculture potate di azalee e rododendri.

Durante gli anni a venire il duca scelse e acquistò numerose piante provenienti da tutto il mondo, nei viali aprì vedute prospettiche, con diversi belvedere per ammirare il lago, come era di moda nei giardini inglesi.

4/
Nel 1900 realizzò la scenografica Valle delle felci e le zone dedicate alle succulente e alle agavi.

Negli archivi di Villa Carlotta ci sono ancora i documenti con le “liste della spesa” infatti in giro per il mondo acquistò diversi esemplari arborei, dai cipressi, alle araucarie, alle sequoie, fino al ginkgo e alle palme.
( che dire… adoro le liste della spesa, pensate che tramite queste liste hanno ricostruito il giardino Ghost Ranch di Georgia O’Keeffe ad Abiquiú nel New Mexico LINK se siete curiosi le ho dedicato un numero intero della rivista a pag 47 https://blossomzine.eu/blog/n17_summer_blossom_zine_2017_/ )


MOSTRA DA VEDERE
Fino al 10 dicembre 2023 a Villa Carlotta | Museo e Giardino Botanico continuerà la mostra “Le meraviglie del giardino” dagli agrumi ai frutti coltivati a partire dall’età napoleonica nel comparto agricolo alle splendide collezioni di camelie e azalee volute dal duca Giorgio II nella seconda metà Ottocento e ai nuovi interventi realizzati dall’Ente a partire dal 1927.
https://www.villacarlotta.it/it/mostre/le-meraviglie-del-giardino/

Oggi il parco è molto simile a quello che fece costruire il duca
anche se in realtà è sempre in continua evoluzione; infatti, in anni più recenti si sono aggiunte altre aree di interesse botanico, come l’esotico e scenografico Giardino di bambù e l’antica parte agricola del podere Bovaglio, dove una volta venivano coltivati viti e gelsi e oggi ripristinati con ulivi.


L’ultima novità è il recentissimo progetto “Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio”, avviato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e finanziato dall’Unione europea con il piano NextGenerationEU.

NOVITA’ VISITARE I SOTTERRANEI
Villa Carlotta fu dimora di delizie in un contesto esclusivo, per oltre due secoli è stata vissuta come abitazione privata prima di diventare un museo.

Oggi è possibile visitare i sotterranei, grazie ad un processo di riqualificazione del seminterrato della villa, finora chiuso al pubblico, e realizzato meravigliosamente da Sfelab.
“1884 – Vita in Villa. Viaggio nel tempo alla scoperta dei sotterranei” È il nuovissimo spazio interattivo di Villa Carlotta, di circa 200 mq, composto da otto ambienti, è un vero e proprio percorso nel tempo!

Lo spazio multimediale che in maniera immersiva e interattiva racconta la vita quotidiana della Villa, le abitudini di chi la abitò attraverso reperti, oggetti e personaggi proiettati sui muri che animano le diverse stanze: l’ingresso, il disimpegno, la scala della villa, la cucina e la lavanderia.

Se non siete mai andati a visitare Villa Carlotta, ora non avete più scuse
ve la consiglio con il cuore ( sono romantica , lo so ) ma ne rimarrete affascinati come ogni volta succede a me.

Per visitare Villa Carlotta alcune info utili
https://www.villacarlotta.it/it/
Apertura parco dalle 10 alle 18

Il mio consiglio: fate una bella gita in battello fino allo Scalo di Villa Carlotta, attraversate la strada ed entrate in villa
Indirizzo: Via Regina, 2, 22016 Tremezzina CO
oppure in auto, e se arrivate presto al mattino ci sono anche i parcheggi gratuiti appena fuori la villa.

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