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Rododendro e Azalea – Rhododendron spp.


foto di corrie bond via _www.2c.com.au


Rododendro e Azalea – Rhododendron spp.


Etimologia: dal greco “rhodon”, rosa e “dendron”, albero. Questo nome fu utilizzato per il genere da Linneo, nonostante i greci chiamassero rhododendron l’oleandro.

Provenienza: Asia (Himalaya, Cina, Tibet, India, Birmania), Nuova Guinea, America settentrionale, Europa, Australia.

Descrizione genere: comprende circa 500 specie di arbusti e alberi, a foglie persistenti o decidue, rustici o delicati, comprendenti sia i rododendri propriamente detti (da alcuni autori considerati il sottogenere Eurhododendron) sia le azalee (indicate anche come sottogenere Azalea), prima considerate genere a parte. I primi possono dare origine ad arbusti di piccola taglia o ad alberi che raggiungono anche i 20 m. di altezza e presentano, nella maggior parte dei casi, foglie persistenti a margine intero che si formano all’apice dei germogli dell’anno.

Le azalee si distinguono dai rododendri per la possibilità di presentare fogliame persistente, semipersistente o deciduo. Le foglie sono di solito più piccole, quasi sempre ruvide, a volte tomentose, a margine intero. Le azalee a foglie decidue sono particolarmente interessanti, perché rappresentano le uniche specie appartenenti al genere Rhododendron a foglia non squamosa.

Generalmente in appartamento vengono coltivate le azalee sempreverdi, visto che quelle a foglie decidue sono rustiche e necessitano della coltivazione in piena terra.
La fioritura, vero elemento decorativo di questo genere, generalmente, va dalla fine della primavera all’estate. I fiori, apicali o ascellari, possono sbocciare isolati o riuniti in infiorescenze. Solitamente i fiori dei rododendri sono più grandi di quelli delle azalee. La forma può essere variabile (campanulata, imbutiforme, tubulosa, talvolta appiattita) come il colore (bianco, rosa, giallo, arancione, lavanda, viola, cremisi, porpora, scarlatto).

I rododendri sono utilizzati in modo particolare per decorare giardini, ma possono essere coltivati con buoni risultati in vasi di dimensioni adeguate. Le azalee possono essere adatte alla coltivazione in piena terra (azalee a foglia caduca o semi-persistente) o in vaso (azalee a foglia persistente) in appartamento, serra, veranda, terrazzo.

Temperatura: sono piante rustiche che sopportano anche qualche grado sotto lo zero. Temono, però, le gelate primaverili e le posizioni esposte a venti freddi. Alcune specie per contro tollerano meglio il freddo e i venti freddi. Non tollerano temperature invernali al di sopra di 15 °C.

Luce: posizione ombreggiata o semiombreggiata, comunque riparata dal troppo sole. Alcune specie tollerano anche i raggi diretti del sole e i venti freddi.

Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate; ridurre le somministrazioni in autunno-inverno. Sarebbe preferibile utilizzare acqua non calcarea (ad esempio piovana). Nel caso questo non sia possibile, basta aggiungere all’acqua del sequestrene per tre volte, in estate. L’umidità ambientale dovrebbe essere alta e, nel nostro paese, può diventare un problema in estate, quando risulta più difficile mantenere il clima fresco, umido e arieggiato. In ogni caso saranno di giovamento spruzzature del fogliame con acqua non calcarea.

Substrato: terreno non calcareo, a pH tendenzialmente acido (4,5-5,2) di medio impasto, sciolto. Terreni troppo calcarei o compatti possono essere corretti con l’aggiunta di torba e/o terriccio di foglie. In vaso utilizzare una miscela a base di terra di foglie di faggio, di quercia e di castagno (lasciando nel terreno gli zeccoli più grossi per rendere il terreno più arieggiato), terra di erica e torba, con aggiunta di aghi e rametti di conifere. I rododendri non hanno bisogno di molta terra, ma vogliono intorno parecchia aria.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: eliminare i fiori appassiti facendo attenzione a non rovinare i nuovi germogli che si formano sotto gli apici fiorali. Per quanto riguarda le concimazioni, è sufficiente una somministrazione con prodotto a lenta cessione (tipo Osmocote per acidofile) a inizio primavera.

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