Villa San Michele a Capri. Il parco più bello
L’americano, Robert Pogue Harrison, è professore di letteratura italiana e direttore del dipartimento di francese e italiano presso l’Università di Stanford. I suoi primi studi si sono occupati di Dante, in particolare della Vita Nova, incentrandosi sulla figura di Beatrice.
Immaginandola forse nel giardino terrestre, ha deciso di studiare l’eterna ricerca umana della felicità attraverso secoli di giardini, veri e immaginari. Un percorso singolare raccolto in un saggio, Giardini edito da Fazi, che riesce a trovare nei luoghi dell’architettura botanica lo spazio senza tempo ideale per riflettere sul senso della condizione umana. A tal proposito, lo scrittore italiano e giallista Fulvio Ervas consiglia la lettura di questo libro perché «anche l’umanità ha qualche traccia di spirituale intelligenza».
Ma se vi sembrano parole esagerate per un giardino, dovreste invece riflettere sul desiderio che l’uomo ha di continuare perennemente a ricreare il Paradiso Perduto. E spesso i filosofi si travestono da giardinieri per meglio affrontare i segreti delle piante e dell’organizzazione spaziale del verde.
Così il filosofo della natura, il medico e scrittore svedese Axel Munthe, a fine ottocento costruisce ad Anacapri il suo luminoso nido d’aquila tra la macchia del castello Barbarossa e lo strapiombo a mare della scala fenicia. Egli definiva la sua villa-giardino una casa «aperta al sole e al vento e alle voci del mare – come un tempio greco – e luce, luce, luce ovunque!».
Il rigoglioso giardino che circonda Villa San Michele (dal 1950 Casa-Museo e dal 2004 membro dei Grandi Giardini Italiani) giace nascosto, come un segreto impenetrabile, tra alte mura bianche, simile a un luogo segreto rinascimentale, accessibile unicamente a una cerchia privilegiata. Anche dall’esterno è possibile ammirare le bianche colonne che sostengono il lungo pergolato o la cappella con la leggendaria sfinge che sorveglia la natura circostante. Ovunque sono incastonati vasi, anfore e oggetti dal valore artistico e a secondo delle stagioni fioriscono a turno particolari varietà di fiori e centinaia di piante. Dappertutto sono disposte bordure di cinerarie, viole e petunie e gruppi di azalee, ortensie e magnolie. Fra le piante arboree troviamo varie specie di pini e palme, cedri e un antico tipo di Melaleuca armillaris. Esiste anche un esemplare di pianta rupicola Kochia saxicola che cresce spontaneamente sull’isola azzurra e che, fatta eccezione per alcuni rari casi, è estinta nel resto del mondo. Grazie alla sua posizione e alla sua tipicità, il giardino si mantiene fresco e verde tutto l’anno.
Toccato uno dei tesori della mia regione, eccomi dunque a parlare de Il Parco Più bello d’Italia, un concorso nazionale dedicato a parchi e giardini, che ha lo scopo di valorizzare l’inestimabile patrimonio di parchi e giardini presenti nella nostra penisola, contribuendo a stimolare l’interesse e la sensibilità verso il verde nelle sue forme più eccelse.
I dieci Parchi più Belli d’Italia 2011, finalisti della nona edizione del concorso “Il Parco Più Bello”, sono stati selezionati da sette membri tra i più riconosciuti a livello nazionale e internazionale come esperti e specialisti del settore.
Anche per il 2011 il giardino di Villa San Michele, la meravigliosa residenza di Axel Munthe, oggi sede delle istituzioni svedesi a Capri, è stato inserito tra i finalisti del concorso “Il Parco più bello d’Italia”, tra i quali sarà selezionato il vincitore entro l’estate.
Un prestigioso riconoscimento, quello di entrare nell’ambita top ten, già ottenuto l’ultima volta nel 2009.
Stiftelsen San Michele
Fondazione Axel Munthe Villa San Michele
V.le Axel Munthe 34 – 80 071 – Anacapri (NA) – Italia
Tel. (+) 39 081 8371401 Fax. (+) 39 081 8373279
articolo scritto appositamente per il mio blog da Nella Cerino