Si tratta di una pianta sempreverde epifita, parassita di numerosi alberi, soprattutto latifoglie come ad esempio pioppi, querce, tigli, olmi, noci, meli, ma anche sulle conifere: pino silvestre e pino montano. Se ne può notare la presenza specialmente in inverno, quando i suoi cespugli piantati nei tronchi sono evidenziati dalla perdita delle foglie della pianta che li ospita.
La foglia verde del vischio indica la presenza di clorofilla, quindi questa pianta è in grado di compiere la fotosintesi come tutte le altre. L’unico handicap è nell’organicazione dei sali minerali, in particolare l’azoto, che il vischio non è in grado di ottenere per conto proprio. Ciò spiega la sua natura di parassita.
Caratterizzato da foglie oblunghe e coriacee della larghezza di circa 2 cm poste a due a due lungo il ramo, il vischio ha i fiori gialli e frutti dallebacche sferiche bianche o giallastre translucide e con l’interno gelatinoso e colloso.